Il mio lavoro di docente
Penso ai miei corsi come alla bottega di un artigiano, dove si “impara” il mestiere di pianista lavorando su fatti concreti, con il cuore, la testa e le mani.
Il mio lavoro non consiste nel formare allievi, ma pianisti consapevoli e indipendenti, ciascuno con la propria personalità e individualità ma con delle basi solide da cui non si può, e non voglio prescindere:
- l’uso cosciente dele varie tecniche pianistiche per sviluppare il virtuosismo necessario ad ogni pianista che si possa definire tale
- un uso professionale del pedale attraverso le varie combinazioni che offre
- la ricerca della gestualità mai fine a se stessa, ma funzionale e appropriata a quel determinato passaggio tecnico, o a quella sonorità che ricerchiamo.
- il suono, la ricerca continua del bel suono, una ricerca che dura tutta la vita, senza la quale un pianista é come un pittore che usa bene la tecnica ma non sa creare la luce e le ombre.
Insegnare, per me, é trasmettere ai miei allievi ciò che ho appreso in prima persona nella mia vita di pianista, e ciò che ogni giorno continuo a imparare. Do il massimo, tutto ciò che ho acquisito e che ho dentro, senza risparmiarmi, e chiedo altrettanto a ciascuno dei giovani pianisti che incontro.